Sterilizzazione
Lo studio Piermattei mantiene un’attenzione costante ai protocolli di gestione relativi alla prevenzione igienica, alla disinfezione ambientale e alla sterilizzazione degli strumenti riutilizzabili.
Il processo di sterilizzazione dei dispositivi
Dalla sala operativa, l’Assistente di Studio Odontoiatrico, dotata di dispositivi di protezione individuali, porta lo strumentario utilizzato al vano sterilizzazione e lo immerge, secondo tempi e concentrazioni adeguate, in una vaschetta di soluzione decontaminante, ovvero un disinfettante micobattericida, battericida, virucida (HIV, HBV, HCV) e fungicida per la disgregazione del biofilm microbico presente.
Provvede poi alle operazioni di smontaggio e pulizia, dapprima manuale, con scovolini, spazzole apposite e aria compressa, e successivamente, attraverso l’immersione in vasca di un dispositivo multifunzione che, con l’ausilio di un ulteriore disinfettante/detergente specifico e per mezzo della cavitazione ultrasonica generata, (formazione di cavità o bolle di gas, create da onde ultrasoniche che implodono all’interno di un liquido con conseguente enorme rilascio di energia d’urto che colpisce la superficie dell’oggetto da pulire) garantisce l’asportazione di residui organici e chimici presenti sui materiali immessi, abbattendo la carica batterica di oltre il 99% .
Gli strumenti detersi, disinfettati, sciacquati ed asciugati vengono successivamente confezionati attraverso apposite buste termo-sigillate secondo i requisiti e parametri a norma di legge e successivamente sterilizzati per mezzo di un’autoclave di classe B (per corpi solidi, cavi e porosi).
La sterilizzazione con vapore saturo rappresenta la metodica d’elezione per lo strumentario odontoiatrico, per la sua praticità ed efficacia. La fase della sterilizzazione, con gli adeguati parametri predefiniti di temperatura-pressione-tempo, ha il compito di raggiungere una definitiva condizione di sicurezza nella quale la sopravvivenza dei microrganismi (comprese le spore) rimasti presenti dopo il lavaggio e la disinfezione, sia altamente improbabile. (1 su 1000.000)
Gli strumenti, una volta terminato il processo, vengono riposti e conservati in appositi carrelli (regolarmente disinfettati) fino al prossimo utilizzo, oppure sottoposti a nuova procedura di sterilizzazione in caso di inutilizzo fino alla data di scadenza riportata sulla confezione.
Il processo di sterilizzazione è periodicamente sottoposto a verifica.
Vi sono diverse tipologie di test, ognuno dei quali certifica il corretto funzionamento dell’autoclave sui diversi carichi sottoposti a sterilizzazione. Ogni test ha una valenza specifica, pertanto li eseguiamo regolarmente e singolarmente, utilizzando specifici cicli, nei tempi e nei modi richiesti.
Test chimico
Serve a valutare la capacità di viraggio dell’autoclave attraverso i parametri della macchina tempo-temperatura-pressione, questo test viene eseguito ad ogni ciclo.
Vacuum test
È un test meccanico dinamico, che serve a valutare la capacità di mantenimento del vuoto nei circuiti dell’autoclave e all’interno della camera, e viene eseguito settimanalmente.
Test fisico
O Bowie & Dick test serve a valutare la capacità di penetrazione del vapore nei corpi porosi e viene eseguito mensilmente.
Helix test
Serve a valutare la capacità di penetrazione del vapore nei corpi cavi e viene eseguito mensilmente.
Sanificazione degli ambienti
L’obiettivo dell’igiene in studio è prevenire la trasmissione delle malattie infettive da un paziente all’altro, al personale dello studio, e viceversa. Per questo motivo dopo ogni seduta vengono trattate le superfici e i dispositivi medici con detergenti e disinfettanti ad ampio spettro d’azione.
Successivamente viene poi utilizzato un generatore di vapore professionale, che rappresenta la miglior soluzione per sanificare e igienizzare gli ambienti. L’attività igienizzante del vapore ad elevata temperatura viene in oltre sinergicamente coadiuvata dall’azione disinfettante di una soluzione idroalcolica (indicata dalla Circolare Ministeriale 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute) nebulizzata tramite un’apposita lancia, garantendo così una massima sanificazione delle sale operative e di tutto lo studio.
SterilAir
Si tratta di uno strumento dedicato al trattamento dell’aria negli ambienti di lavoro. Bisogna infatti tenere presente che non solo le superfici possono essere contaminate da agenti patogeni, ma può esserlo anche l’aria in ambienti chiusi. Per tale ragione una corretta gestione della sanificazione ambientale deve prevedere azioni su superfici ed aria. Il principio su cui si basa lo Steril Air è la canalizzazione forzata dell’aria all’interno di un box contenente specifiche lampade UVC, capaci di eliminare al passaggio i contaminanti (virus, spore, batteri) eventualmente presenti. Questa tecnologia è ormai collaudata e largamente impiegata in sale operatorie, aeroporti e spazi chiusi comuni, proprio per abbattere la carica batterica o virale prodotta dall’espirato umano.
A differenza di altri sistemi di sanificazione, non ha controindicazioni d’uso né limiti sulla durata del trattamento.